lunedì 25 febbraio 2013

8/52 - coi piedi per terra

Cari amici, è lunedì e siamo in ritardo col 52 Weeks Project, che avremmo dovuto pubblicare ieri.
I giorni corrono veloci, la settimana finisce senza pietà, senza aspettarci, e altrettanto inesorabilmente ricomincia. 
Se ne va austera e noi facciamo una grande fatica a starle dietro.
Io boccheggio come un pesce fuor d'acqua. Intorno a me troppe idee che mi pare di non riuscire a realizzare, un sogno che va a rallentatore, lavatrici che sfornano panni incessantemente, ricette che vorrei provare, fiori da comprare, un look decisamente da ravvivare e tanta stanchezza. Ma non demordo.

Il segreto per sopravvivere è sempre stato mantenere la calma e rimanere coi piedi per terra. Liberare per un giorno quei sogni senza i quali non potremmo  stare, ma che a volte ci impediscono di vivere. Concentrarsi sui lavori manuali, per tenere uniti il più possibile il corpo e la mente.

Il rimedio per addolcire la settimana passata sono state due casse di arance amare! Arance da lavare tante volte, una per una, strofinandole bene con le mani, per sentirsi subito un'altra persona!
8/52 - coi piedi per terra


Il libro di nonna in cui cercare la ricetta giusta per la marmellata, trovarci dentro i suoi appunti di cucina e giardinaggio e sentirla qui, come se non fosse mai cambiato niente.
8/52 - coi piedi per terra


Cerbiatti, menestrelli, rose e bamboline, da mettere in salvo e difendere con tutte le forze, testimonianze tangibili di un passato tanto più bello e delicato del presente, di un passato che è esistito davvero.
8/52 - coi piedi per terra


domenica 17 febbraio 2013

7/52 - le sorprese di mamma e papà, la domenica mattina

Riflettevo sui concetti di pensiero e di linguaggio, a quanto sarebbe stato difficile esprimerli - o quantomeno spossante, come se pensarli fosse già abbastanza e dirli fosse pleonastico o riduttivo, perché lo sanno tutti che la traduzione svilisce un testo, è sempre meglio leggere il libro nella lingua originale (à la recherche du temps perdu). Le traduzioni sono solo delle approssimazioni soggettive e questo è esattamente quello che provo quando parlo: quello che dico non è quello che penso ma solo quello che più gli si avvicina, con tutti i limiti e le imperfezioni del linguaggio. 

Un giorno questo dolore ti sarà utile - Peter Cameron

Per questo, starò zitta.

7/52 #1

7/52 #2


domenica 10 febbraio 2013

6/52 - settimana generosa

Questa sesta settimana dell'anno non ci ha lasciato un attimo di respiro, ma nonostante questo, ci ha concesso lo stesso piccoli momenti speciali! 

Pause di silenzio e di gesti lenti da dedicare alle piante. 
Lo Spathiphyllum è in assoluto la pianta che mi dà più soddisfazioni! E' una pianta senza troppe esigenze. Puoi dimenticartene per giorni, lei è lì che aspetta. Quando proprio non ne può più, le cadono le braccia. Abbassa gli steli, li mette paralleli al pavimento, come una che ha perso ogni speranza. Quando me ne accorgo mi sento terribilmente in colpa e mi rendo conto di aver davvero esagerato, ma lei è talmente buona che con un po' d'acqua torna dritta dritta, come se non fosse successo niente. 

6/52 #1
Tra tante patate normali, una patata a forma di cuore! Non può essere solo un caso. Mi piace pensare che la vita, nei momenti in cui ne hai più bisogno, intervenga con un aiutino.


6/52 #2

Un'ancora di salvezza arrivata per posta: Farfalle in un lazzaretto di Camilla Ronzullo (Zelda was a writer).

6/52 #3

Con una dedica preziosa, in una calligrafia bella e rassicurante.

6/52 #3

E la vostra settimana come è stata? L'avete fotografata?


mercoledì 6 febbraio 2013

Pasta Madre Day: Pane ai fichi secchi e uvetta

Amici, il nostro Pasta Madre Day è stato scoppiettante, nonostante il diluvio universale e le previsioni del nostro proverbiale pessimismo cosmico!
Per fortuna, la nostra altrettanto proverbiale prudenza ci aveva comunque suggerito di rinfrescare una buona quantità di lievito madre e di preparare pani, torte e pizze a sufficienza, per la degustazione. Così, non ci siamo trovati in difficoltà, ma vi assicuro che lo stupore è stato davvero tanto.
Non immaginavamo una tale partecipazione! Questa semplice giornata ha condotto qui tante belle persone, alcune amiche da tempo, altre che non conoscevamo, che nella piccola Gastronomia stavano strette strette come in un barattolo di sardine.
Per questa occasione, il Samovar, di cui in genere siamo gelosissimi, ha fatto la sua prima uscita in pubblico ed ha sbuffato senza ritegno per tutto il tempo dietro ai presenti, in attesa che qualcuno iniziasse a preparare il tè.
Tanti cuccioli di lievito madre sono stati amorevolmente accolti in nuove case, come preziosi esserini viventi. E ci sembra davvero incredibile quanto un semplice impasto di acqua e farina riesca a dar vita a momenti così speciali e a creare contatti tra le persone.
Abbiamo pensato di pubblicare alcune ricette dei pani preparati per quella degustazione.
La prima è quella di un pane con i fichi secchi e l'uvetta, che abbiamo servito con le nostre confetture di ananas e di sambuco, ma che sta benissimo anche  con del buon prosciutto crudo. 

Pane con fichi secchi e uvetta

Ingredienti:
500 g di farina tipo "0"
150 gr di lievito madre
un cucchiaio di zucchero
un cucchiaino di sale
una noce di burro
7 fichi secchi
una manciata di uvetta

Disponete la farina a fontana sulla spianatoia e mettete al centro lo zucchero, il sale e il burro fuso.
Unite poi il lievito, che avrete già ammorbidito impastandolo in una ciotola con poca acqua tiepida. Aggiungete altra acqua e piano piano incorporate tutta la farina. Dovrete ottenere un panetto morbido e liscio.
Lasciatelo riposare coperto con un telo di cotone, per circa due ore in un ambiente caldo.
Dopo questa prima lievitazione, unite all'impasto l'uvetta e i fichi secchi tagliati a pezzetti. Date al pane la forma che preferite e rimettete a lievitare coperto fino al raddoppio del suo volume.
Cuocete in forno a 180 °C per 25/30 minuti circa.

Pane con fichi secchi e uvetta

Baci a tutti e non dimenticate di inviarci le foto del vostro pane a lievitazione naturale da pubblicare sulla pagina Tumblr dedicata al lievito madre!


domenica 3 febbraio 2013

5/52 - la luce nelle stanze

La domenica mattina, quando mi trastullo un po' prima di scendere in Gastronomia (e mamma si chiede dove sono), faccio cose piccole, perlopiù mi incanto in silenzio davanti a qualcosa. Guardo il caffè nella tazzina, le immagini sulla tovaglia della colazione, le mie piante. E una delle cose che mi colpisce sempre e che guarderei per ore è la luce nelle stanze, quella calda che illumina tutto, il raggio di sole che si posa sul pavimento o la luce bianca delle mattine nuvolose, che sembra fermarsi alla finestra e lasciare in penombra tutto il resto.
Non sempre la macchina fotografica riesce a vedere quello che i miei occhi vedono, o credono di vedere. Questa è una delle poche volte in cui sono soddisfatta del risultato.


5/52

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